Era il Luglio del 2006, mi trovano a Yerevan - Armenia, ospite del Golden Apricot International Film Festival.
Un pomeriggio era stato fissato un incontro/dibattito con il pubblico con il poeta/sceneggiatore Tonino Guerra, ospite (lui d'onore) del Festival. Se vi state chiedendo se è lo stesso Tonino Guerra dell'ottimisto e del profumo della vita targato TRONY, la risposta è sì. Ma Tonino Guerra non è solo l'uomo-spot della TRONY (ed è triste che la gente lo conosca principalmente per quello).
Tonino guerra è stato inanzittutto un grande sceneggiatore, esempio su tutti: scrisse lui la sceneggiatura di Amarcord per Fellini (fra l'altro fu la prima che scrisse per lui): quel film vinse il premio Oscar. Nel Novembre del 2004 (tanto per capire di chi stiamo parlando), due anni prima del fatto che vi sto raccontando, Guerra ricevette a Strasburgo il riconoscimento quale "Miglior Sceneggiatore Europeo" assegnatoli dall' Unione Sceneggiatori Europei.
Bene, durante l'incontro che era in una delle due sale cinematografiche più grandi del Moscow Cinema di Yerevan, venne presentato il cortometraggio "Lo sguardo di Michelangelo", per la regia di Michelangelo Antonioni. Durata 15 minuti.
Questo perchè Antonioni e Guerra sono stati grandi amici e perchè fra loro c'era una grande intesa.
Antonioni, volendo fare una piccola presentazione (ma non dovrebbe essercene bisogno, spero) è un regista che è stato:
- Pardo D'oro nel 57 al Festival di Locarno con il film "IL GRIDO";
- Orso D'oro nel 61 al Festival di Berlino con il film "LA NOTTE";
- Leone D'oro per il miglior film nel 64 alla Mostra del Cinema di Venezia con il film "IL DESERTO ROSSO";
- Palma D'oro nel 67 al Festival di Cannes con il film "BLOW UP";
- Leone D'oro alla carriera nel 83;
- Oscar alla carriera nel 95.
Mi fermo qui e ho citato solo i più importanti: ma come potete osservare, nel giro di 20 anni, Antonioni si è portato a casa i più importanti e illustri premi del cinema MONDIALE. Insomma: un genio! (altro che Muccino, Moccia o Scamarcio...)
Interprete del cortometraggio in questione, lo stesso Michelangelo Antonioni che in visita alla chiesa di San Pietro in Vincoli in Roma, si ferma davanti alla scultura in marmo del Mosè in restauro, scolpita nel 1505 dal fiorentino Michelangelo Buonarroti.
"Lo sguardo di Michelangelo" è in poche parole un piccolo capolavoro di 15 minuti, che rischia di essere scambiato per un terribile mattone in terra cotta, per chi scambia il cinema con certi filmacci di oggi.
Per me è stata una tale sorpresa scoprire un così bel lavoro, di cui prima non ne conoscevo neanche l'esistenza, che non voglio rovinarvi il gusto di questo cortometraggio nel caso abbiate intenzione e voglia di vederlo.
In Italia in pochi lo conoscono, anche perchè è stato abbastanza ignorato quando è stato prodotto. Ma lo conoscono all'estero: a New York dove il film è stato presentato al New York Film Festival nel 2004 ed è stato EVENTO SPECIALE AL 57MO FESTIVAL DI CANNES (2004). E' giusto riconoscere che anche alla Mostra del Cinema di Venezia è stato dedicato un bello spazio a quest'opera.
A mio avviso, Lo sguardo di Michelangelo non è solo la riproposta della magnifica opera di Michelangelo Buonarroti, ma è anche il sentimento e proprio lo "sguardo" di un regista che si affaccia sul mondo di oggi, rimpiagendo un po' il mondo di ieri.
Un quarto d'ora del v che vi consiglio di spendere nella visione di questo corto.
Nella foto a inizio pagina, lo sceneggiatore Tonino Guerra, a metà pagina un fotogramma del cortometraggio "Lo sguardo di Michelangelo" e a fondo pagina, un giovane Antonioni dietro una cinepresa ARRIFLEX.
1 commento:
Tonino Guerra ha lavorato anche con Rosi, De Santis, De Sica, Bellocchio, sempre alle sceneggiature. Grandi esperienze artistiche, insomma. Come poeta, a me non piace un granché. Però l'imitazione di De Luigi è indimenticabile!!!!!!!!!Genlu
Posta un commento